Convocazione Assemblea

Domenica 9 APRILE 2017 alle ore 19.00 in prima convocazione e Lunedì 10 APRILE 2017 alle ore 19.00 in seconda convocazione, è convocata l’Assemblea dei Soci di STELLA COMETA-LA STAZIONE, presso la SEDE in via Giovanni della Rocca 252.

 

Ordine del giorno:

  • ·      Programmazione eventi sociali e culturali.
  • ·      Approvazione bilancio consuntivo 2016.
  • ·      Elezione del Consiglio Direttivo.
  • ·      Eventuali e varie.

 Il Presidente dell’Associazione

           Vincenzo Martire

15 febbraio 2006 – 15 febbraio 2017 undici anni con Stella Cometa – La Stazione a Boscoreale (NA)

Nella vecchia stazione FS a Boscoreale (NA)…………………………..

Dopo la chiusura all’esercizio ferroviario nel 2005, c’è stato l’abbandono dei luoghi da parte dello Stato.

Nel 2009 si è assistito alla rinascita di quella vecchia stazione per mano di un gruppo di cittadini volontari, appartenenti all’associazione Stella Cometa, che vi hanno riportato la vita, insieme alla cultura e alle idee.

L’associazione si costituisce nel mese di febbraio del 2006.

Nel 2008 è il presidente dell’Associazione, animato da una grande voglia di trovare nuovi e più consoni spazi, dove poter svolgere anche altre attività sociali, culturali e ricreative che fossero rivolte in primo luogo ai giovani, ma nel contempo anche ai bambini, ai ragazzi, agli adulti e agli anziani, non disponendo, purtroppo, di risorse finanziarie, ha puntato gli occhi sulla vecchia stazione FS abbandonata e ridotta ad un letamaio.

Ha contattato gli uffici della Società RFI per avere notizie tese ad ottenere la struttura in comodato d’uso.

Si è saputo così che tutta la Stazione era stata data in fitto al Comune di Boscoreale nel mese di maggio del2002 per un periodo di 6 anni e ad un costo mensile di lire 2.400.000 (€ 1.240,00) e che nel mese di maggio del2007 l’amministrazione comunale di Boscoreale, retta all’epoca dai Commissari Prefettizi, aveva disdetto il contratto, anche perché i locali non erano mai stati usati. Da quel momento si era assistito al progressivo degrado dei luoghi, con l’accumulo di immense quantità di rifiuti, di escrementi umani e animali, di siringhe dei tossicodipendenti e c’è stata anche la costante azione di danneggiamenti vari da parte di ignoti.

Anche per bloccare tutto questo degrado, la Società RFI ha concesso, per un periodo di cinque anni, il comodato richiesto, e finalmente nel mese di settembre del 2008 l’Associazione ha ricevuto in consegna i locali, cominciando subito ad occuparsi del recupero, della bonifica e del risanamento di tutti i locali del Fabbricato Viaggiatori, dei bagni esterni e dell’area circostante. In primo luogo ci si è avvalsi dell’aiuto di alcune imprese ed artigiani, poi sono entrati in campo i giovani volontari. Si è sempre lavorato senza disporre di risorse finanziarie e senza ricevere nessun aiuto concreto da parte delle Istituzioni Pubbliche. Finalmente il 22 novembre 2009, dopo aver completato i lavori, sono stati inaugurati i locali alla presenza di un Funzionario del Gruppo FS, e da quel giorno la Stazione ha cominciato a rivivere. In quei luoghi dove un tempo viaggiavano passeggeri e merci, oggi circolano la cultura, la tradizione e le idee.

In data 17 ottobre 2012, RFI ha consegnato all’Associazione lo Scalo Merci e il Magazzino annesso, per svolgervi al meglio le attività già in corso e per poter sviluppare altre attività che hanno bisogno di uno spazio più ampio.

Gli immobili sono in uno stato fatiscente e l’Associazione fa appello a tutti i cittadini, alle istituzioni locali e nazionali, chiedendo a ciascuno, seconde le proprie possibilità, un aiuto concreto, che è indispensabile per la realizzazione e il recupero sia ambientale che strutturale.

E poi il 6 febbraio 2017 è arrivato il giusto riconoscimento con un comodato di 15 anni, grazie RFI!

Boscoreale, un’aula studio negli edifici delle ex Ferrovie dello Stato (Gazzettino Vesuviano)

http://www.ilgazzettinovesuviano.com/2017/02/09/boscoreale-unaula-studio-negli-edifici-delle-ex-ferrovie-dello/

Grazie all’associazione “La Stazione”: i locali dispongono di linea wifi e sono gestiti da giovani Tra le tante iniziative culturali e ricreative, la sede delle ex Ferrovie dello Stato, già da un po’ di tempo, ospita al suo interno un’aula studio grazie all’associazione “La Stazione”.

L’idea nasce dalla volontà di mettere a disposizione un luogo dove poter studiare e creare un ambiente culturalmente stimolante.

Aggregazione attraverso lo studio: il progetto permette, anche agli studenti delle zone periferiche, di avere uno spazio adibito allo studio e all’interno del quale possono confrontarsi.

I locali dispongono di linea wifi per qualunque tipologia di studio, quindi non solo cartaceo, ed è inoltre in fase di progettazione la creazione di una biblioteca che sarà possibile consultare liberamente.

L’aula studio è gestita da ragazzi che permettono di usufruire del servizio durante la gran parte della giornata, liberando gli studenti da i vincoli di orari molto restrittivi che, molto spesso, le biblioteche dei nostri luoghi adoperano.

Grazie al gruppo di “Facebook” “AulaStudio – La Stazione” chiunque potrà venire a conoscenza degli orari in cui l’ex stazione Fs è aperta.

Gianluca D’Ambrosio

6 febbraio 2017 ……e per chi quel giorno lì inseguiva una sua chimera! Boscoreale (NA)

http://www.paginevesuviane.it/boscoreale-magazzino-della-stazione-fs-allassociazione-stella-cometa/ 7feb2017

http://www.ilcorrierino.com/da-stazione-a-biblioteca-e-centro-di-volontariato-le-ferrovie-cedono-gli-ex-magazzini-ad-unassociazione/3493.html 6feb2017

http://www.metropolisweb.it/news/boscoreale-il-vecchio-magazzino-merci-della-stazione-fs-allassociazione-stella-cometa/25500.html 6feb2017

stelladrone-1La mia banda suona il rock

e tutto il resto all’occorrenza

sappiamo bene che da noi

fare tutto è un’esigenza.

 È un rock bambino

soltanto un po’ latino

una musica che è speranza

una musica che è pazienza.

È come un treno che è passato

con un carico di frutti

eravamo alla stazione, sì

ma dormivamo tutti.

E la mia banda suona il rock

per chi l’ha visto e per chi non c’era

e per chi quel giorno lì

inseguiva una sua chimera.

Oh, non svegliatevi

oh, non ancora

e non fermateci

no no oh, per favore no.

La mia banda suona il rock

e cambia faccia all’occorrenza

da quando il trasformismo

è diventato un’esigenza.

 Ci vedrete in crinoline

come brutte ballerine

ci vedrete danzare

come giovani zanzare.

Ci vedrete alla frontiera

con la macchina bloccata

ma lui ce l’avrà fatta

la musica è passata

È un rock bambino

soltanto un po’ latino

viaggia senza passaporto

e noi dietro col fiato corto.

Lui ti penetra nei muri

ti fa breccia nella porta

ma in fondo viene a dirti

che la tua anima non è morta.

E non svegliatevi

oh, non ancora

e non fermateci

no no, per favore no.

La mia banda suona il rock

ed è un’eterna partenza

viaggia bene ad onde medie

e a modulazione di frequenza.

È un rock bambino

soltanto un po’ latino

una musica che è speranza

una musica che è pazienza.

È come un treno che è passato

con un carico di frutti

eravamo alla stazione, sì

ma dormivamo tutti.

E la mia banda suona il rock

per chi l’ha visto e per chi non c’era

e per chi quel giorno lì

inseguiva una sua chimera.

 Oh, non svegliatevi

oh, non ancora

e non fermateci

no no no ah, per favore no.

Boscoreale (NA) IV° Appuntamento : Mercatino Agro-Alimentare at La Stazione

Domenica 29 Gennaio 2017

Si rinnova l’ appuntamento del Mercatino Agro-Alimentare che si terrà presso i locali della La Stazione

Il Mercatino rappresenta un’ occasione doppia: da un lato è un modo per permettere ai produttori locali di vendere i propri prodotti senza passare per l’intermediazione della grossa produzione (che svaluta prezzi, merci e persone), dall’altro offre l’occasione per il cittadino di acquistare un prodotto genuino, artigianale ed autoprodotto.

SONO INVITATI TUTTI I PRODUTTORI E I CITTADINI per trovare:

- FARINE: A Montesano sulla Marcellana, Ruben produce grano e da questo ricava farine di due grani teneri varietà “antiche” russulillo e carusella. Disponibile sia integrale che bianca, macinata a cilindri.
- BIRRA: La River Beer è presente sul mercato da circa un anno e commercializza birra artigianale. La scelta di ricette prodotte dalla nostra società è caratterizzata da nove stili differenti, per grado alcolico, gusto ed abbinamento gastronomico.
- POMODORI DEL PIENNOLO: Terra Vesuviana rilancia sul mercato il buono della tradizione, il gusto dei sapori nostrani. L’oro rosso del Vesuvio, grappoli maturi imbicchierati e prelibatezze confezionate.
- NOCCIOLE E CONSERVE: Eleutheria è una delle poche “oasi verdi” sottratta al delirio edilizio ed al susseguirsi di una lunga serie di devastazioni – di cui la realizzazione di discariche abusive e non, come l’ex Cava Sari, è la sintesi finale -, che hanno deturpato uno dei territori più belli al mondo. Il fulcro del progetto è la risorsa terra con le numerose possibilità che essa offre, in un’ottica “vivamente relazionale”. Seppur ancora in fase embrionale Eleutheria dispiega un tessuto informale di forze piuttosto vario, cercando di contrastare l’assunzione di comportamenti privatistici nella produzione di beni necessari quali il cibo ed il lavoro, laddove il “fare” avviene giorno per giorno.
- PANE : Il pane è prodotto artigianalmente con farine integrali di grani antichi campani. Subisce un lento processo di lievitazione, viene lavorato a mano e cotto in forno a legna.
- ORTAGGI E CONSERVE: A Trecase (zona dei vini DOC ) vengono prodotte fave, piselli, pomodori, uva. A Boscotrecase (agrumeto) arance, mandarini, limoni, sott’oli, conserve di pomodoro, vino e marmellate.


Ci trovi in Via Giovanni della Rocca, 252; presso i locali dell’ Ex stazione FS


La Stazione
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Martedì 10 gennaio 2017 Assemblea dei Soci Ordinari e Sostenitori di Stella Cometa – La Stazione

E’ convocata per Martedì 10 gennaio 2017 alle ore 19.00 l’Assemblea dei Soci Ordinari e Sostenitori di Stella Cometa – La Stazione.

Ordine del giorno:

Organizzazione delle attività dell’associazione e verifica della disponibilità di ciascun socio a ricoprire una carica elettiva in vista della scadenza del mandato triennale.

Buon Natale da Stella Cometa – La Stazione

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(presepe di RFI nella Stazione di Napoli Centrale – lato biglietteria ITALO)

Tratto da “Il presepe della Napoli antica” di G. INFUSINO

 

Lo confesso, a me il presepe1 piace. Io appartengo più alla tradizione dei Lucarielli di eduardiana memoria che a quella degli alberisti di tradizione americana prima, giapponese poi, che con tecnologie sempre più avanzate, effetti di luce stroboscopica e addobbi da astronave, costruiscono piramidi scintillanti ricolme di ridondante elettronica.

Senza esagerare potremmo dire che il presepe sta all’anima, come l’albero natalizio sta a Taiwan. Oggi gli abeti  moderni parlano, cantano, suonano, lampeggiano, si muovono, brilluccicano di effetti luminosi e sonori regolabili e  cadenzabili.

Il presepe, invece, per lo più muto e immobile, animato,  al massimo, da un piccolo scroscio d’acqua e da qualche  luce che rievoca lo sfavillare di una fiamma, sfida i secoli  con la sua tradizione millenaria.

Certo, nelle nostre case moderne, rese sempre più piccole  e strette dai prezzi di acquisto e dalla mancanza di spazi di  edificazione, il presepe si condensa spesso in una piccola  grotta, nell’osteria, in una trentina di pastori e in qualche  decina di animali da cortile. Ma il fascino resta uguale.

In ridotti schemi prefabbricati o in pazienti lavori di artigianato quel microcosmo fatto di piccole statuine, sughero e  muschio essiccato, rinnova l’anima spirituale della festa più  che quella consumista.

L’albero è infatti il posto dove riporre i regali in vista della  grande abbuffata natalizia: rassicurante con il suo scintillio  e le sue forme vitree, sembra ricordare a gran voce che il  Natale è divertimento, allegria, scambio di doni e grandi  tavolate.

Il presepe, invece, più silenzioso nella sua penombra e nei suoi odori, sussurra altre cose: parla del Natale degli umili e dei diseredati, ricorda la speranza di un mondo migliore, invita alla riflessione. Non è una questione religiosa. Il presepe, come sanno generazioni e generazioni di presepisti, ha poco a che fare con la religione: è piuttosto un rito pagano, dove la narrazione religiosa è, per lo più, in secondo piano. Esso parla all’anima ed al cuore di ogni uomo; narra una vicenda che è universale per la sua semplicità.

La storia delle nostre tradizioni, infatti, ci insegna come il presepe cristiano sia in realtà la continuazione di usi e costumi già presenti in epoca pagana. Esso sembra appartenere più all’archetipo junghiano della rappresentazione figurativa che al sentire religioso. E’ più vicino alla pittura ed alla scultura. E’ un mezzo per esprimere la propria creatività, il proprio modo di interpretare il mondo. Ecco perché nel tempo si è arricchito di scenografie, simboli e personaggi che nulla o quasi hanno a che fare con l’iniziale matrice religiosa.

Forse il miracolo che il presepe rinnova ogni anno è proprio questo: il consentire a ciascuno di esprimere liberamente la propria anima e la propria sensibilità.

Ciascun presepe, infatti, anche il più piccolo e semplice, è unico e irripetibile. Nelle sue pieghe, oltre ai canoni della tradizione, è possibile scorgere l’anima stessa del suo ideatore.

E’ un messaggio più o meno conscio che un uomo costruisce per un altro uomo.

Quando sarete davanti a un presepe, dopo il primo sguardo di insieme, provate a fermarvi per qualche attimo. Scorretelo lentamente con gli occhi, isolatene i tanti dettagli, soffermatevi sui più piccoli elementi e poi, lasciate che tutti questi scivolino dentro di voi, fin dentro la vostra anima.

Quella che ascolterete sarà una storia unica che parla al cuore, ricordandovi che questo è il Natale…

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  1. Presepio o anche presepe. Il vocabolo deriva dal latino praesépium o  praesèpe, lett. mangiatoia, recinto chiuso. Il termine trae origine quindi  dalla mangiatoia in cui, secondo la tradizione, fu riposto Gesù al momento  della nascita.

Boscoreale (NA) – Domenica 18 dicembre 2016 La Stazione organizza il 2° Mercatino Agro – Alimentare.

dalle ore 9:00 alle ore 12:00

Dolci e biscotti natalizi, farine di grani antichi, frutta secca, liquori e vino del vesuviano, birra artigianale, verdura e frutta, pomodorini del piennolo, confetture e tanto altro ancora………

Il mercatino è un modo per far conoscere l’esistenza di un cultura dell’autoproduzione nel territorio vesuviano, sensibile e alternativa rispetto ai grandi circuiti di distribuzione commerciale che puntano sullo sfruttamento della manodopera agricola, preferendo la quantità alla qualità dei prodotti.

Chiunque voglia partecipare all’iniziativa può contattare La Stazione con un messaggio pvt oppure tramite mail:

collettivolastazione@gmail.com

cell. 339 691 93 37