Domenica 20 ottobre 2013, un manipolo di cittadini del vesuviano, ancora una
volta, si sostituisce allo Stato e produce, anche se in piccolissima parte,
ricchezza senza costare nulla.
Il bilancio della giornata ecologica è positivo al 100%, ancora una volta però
abbiamo dovuto constatare l’assenza assoluta delle Istituzioni, delle comunità
parrocchiali, degli pseudo ambientalisti ecologisti, e delle altre
associazioni, che pure erano stati invitati anche per cercare di fare rete.
A volte basterebbe anche una presenza formale per infondere coraggio a quei
pochissimi volontari che prendono parte attiva alla bonifica di un bene comune.
Sono quasi cinque anni che lottiamo per eliminare il degrado dalla sede
ferroviaria, che non è in carico ai Volontari della STAZIONE, e ancora troppi
pensano che non sia compito del cittadino comune eseguire questo tipo di
interventi.
In un momento di grave crisi economica, se per togliere un po’ di erbacce lo
Stato è costretto ad affidare il lavoro in appalto con una spesa media di
200.000 euro per i 31 chilometri di linea, per un solo intervento, possiamo
stare certi che queste risorse saranno prelevate da capitoli di spesa che
potrebbero, per esempio, essere utilizzate per un aiuto alle fasce più deboli.
Alla STAZIONE abbiamo calcolato che in cinque anni lo STATO ha risparmiato
circa 70.000 euro sia per i lavori di pulizia effettuati dai volontari sia per
tutte le opere ricostruite solo ed esclusivamente con il sostegno di privati.
Quindi, anche se in piccolissima parte, si è contribuito ad abbassare la spesa
pubblica e quindi il debito pubblico.
Se pensiamo che per rimettere in sesto la scuola materna a Piazza Vargas sono
stati spesi più di 100.000 euro e i locali sono ancora chiusi e inutilizzati,
possiamo affermare che a volte il volontariato, sostituendosi alle
amministrazioni pubbliche può risultare anche più efficace ed economico.