“Sono vivo e sono qui”, dice una canzone di Baglioni, anch’io sono ancora vivo e sono ancora qui alla STAZIONE dopo sei anni: ancora a lottare contro il degrado, contro gli incivili possessori di cani innocenti che senza colpa spargono tanta merda, e i padroni non la raccolgono, contro l’indifferenza del quartiere che non ha mai collaborato in passato nè collabora oggi a mantenere puliti i luoghi, anzi, contro l’apatia dei finti amici di facebook, contro la strafottenza dei politicanti (i POLITICI si sono estinti da almeno mezzo secolo), contro l’inerzia degli addetti allo spazzamento e alla raccolta di quei rifiuti che gli incivili cittadini di Boscoreale ancora si ostinano ad abbandonare nel piazzale FS di Via Giovanni della Rocca, contro l’inefficacia dei controlli delle Forze dell’Ordine che non multano mai nessuno, sia per le feci dei cani che per l’abbandono dei rifiuti, contro la mancata installazione di una video-sorveglianza, la stessa che fu prontamente installata quando sfrattarono i giovani dall’ASILO.
Allora il Comune spese 8.000 euro per le quattro telecamere, mentre per LA STAZIONE le Istituzioni risposero che non c’erano soldi per sorvegliare il Piazzale FS, condannandolo ad essere “terra di nessuno”. Il Comune non ha ancora celebrato la giornata della legalità, se volesse celebrare la giornata dell’illegalità non avrebbe che che l’imbarazzo della scelta: ogni giorno è buono per celebrare l’inciviltà e l’illegalità a Boscoreale (NA).
Sono ancora vivo e sono ancora qui alla STAZIONE FS di Boscoreale (NA) dopo sei anni.
Vincenzo Martire presidente dell’APS Stella Cometa.