Nuovo maquillage del Presepe della Stazione centrale di Napoli
Aumentano le statuine, tra le new entry il ‘vasularo’
(ANSA) – NAPOLI, 20 DIC – Una Natività nelle aree pedonali
che portano ai treni. È il presepe allestito nel lato interno
della stazione di Napoli Centrale di Trenitalia, oggi più ampio
grazie all’arrivo di una quindicina di nuove statuine acquistate
da Rfi (rete ferroviaria italiana) e al supporto
dell’associazione culturale Stella Cometa-La stazione di
Boscoreale (Napoli). Un’opera che sta attraendo centinaia di
viaggiatori e semplici visitatori, che fa dire agli
organizzatori che si tratta di “uno dei più bei presepi di
Napoli”.
A spiegarne la storia è Vincenzo Martire, presidente onorario
dell’associazione e tra i promotori per conto di Rfi della
realizzazione e del collocamento (a ridosso di uno degli
ingresso del punto Feltrinelli della zona) della Natività: “Il
presepe di stazione è stato acquistato nel dicembre del 1994 da
Rfi. La scenografia originaria è stata realizzata da Luigi
Signore, artigiano di San Gregorio Armeno”.
Un atto vandalico, che provocò notevoli danni, con il furto di
alcune opere, portò ad un primo, deciso intervento: “Nel mese di
dicembre del 2012 – sottolinea ancora Martire – il presepe è
stato restaurato e in parte rinnovato, con i fondi della
direzione territoriale produzione di Rfi Napoli. Le figure di
terracotta policroma con abiti in stoffa furono realizzate dalla
ditta Molli di Teresa Arpaia, mentre i lavori e l’allestimento
furono eseguiti dai volontari dell’associazione Stella Cometa-La
Stazione”.
Dieci anni dopo ulteriori novità hanno reso l’opera ancora più
importante: la principale è costituita dall’acquisizione di una
quindicina di pastori e altre figure presepiali ad opera della
ditta Di Virgilio. Dopo un’ampia fase di allestimento,
l’apertura al pubblico merito tra gli altri di Fabio Rapuano,
direttore Doit Napoli; Sabato Gargiulo della fondazione Fs;
Paolo Matani di Grandi Stazioni, Giuseppe e Pasquale Terrecusa
dell’impresa individuata da Grandi Stazioni; Gennaro Nappo
dell’impresa Futura Art Engineering. Tra le curiosità del
presepe presente negli spazi della stazione di Napoli Centrale,
un’area dedicata ad un lavoro antico e oggi quasi in disuso,
quello del “vasularo”: “Ovvero colui che si occupa di realizzare
e collocare i basoli – conclude Vincenzo Martire – Un omaggio
alla mia famiglia, che ha un’antica tradizione in questo
mestiere. Non a caso, questa parte è stata realizzata da mia
fratello Tommaso, ultimo erede di mio nonno Tommaso e dei
fratelli Francesco, Vincenzo, Raffaele, Carmine, Gennaro e
Giuseppe”. (ANSA).